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La Vara dell'Assunta a Messina tra fede e tradizione

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Scarica programma della Vara di Messina - anno 2011 (formato .PDF)

 

vista da dietro della Vara

Parlare di Vara per me che sono messinese significa parlare di cuore, radici, affetti, emozioni, ricordi. E' l'unico legame che Messina ha con il passato che la proietta al futuro, attraversando il presente. La Vara è Messina. Un vero messinese aspetta tutto l'anno questo evento della religiosità popolare, questa forma di devozione e culto è stata riconosciuta dal grande Papa Giovanni Paolo II come "La radice evangelica della fede", fede che a Messina sfocia in una commossa e devota catena umana che traina vestita di bianco la "machina" votiva dedicata alla Mamma Celeste. La Vara è un enorme carro trionfale che raffigura il momento dell'Assunzione in Cielo dell'Alma Maria, è alto circa 13,50 metri pesa intorno le 10 tonnellate, alla base vengono legate tramite ganci in acciao due lunghe corde di canapa di 120 metri ciascuna circa, che in gergo marinaro vengono chiamate gomène. La processione è seguita ogni anno da una folla straripante, gente che viene da ogni parte del mondo,  si parla di numeri oceanici, circa 250.000 sono i presenti. Una manifestazione di questo calibro ha un corredo pirotecnico di tutto rispetto, infatti l'aspetto pirotecnico assume una grande importanza per poter solennizzare la festa dell'Assunta in maniera forte e sentita. Questa tradizione ha sempre vantato la presenza di grandi fuochisti sin dalla fine dell'600 e agli inizi dello scorso secolo la festa raggiunse l'apice, poi il drammatico e disastroso terremoto del 1908 distrusse in parte, oltre la città, 80.000 vite e la memoria storica. Il 1926 fu l'anno della rinascita per questa grande festa con fuochi pirotecnici di altissimo livello, le uniche annate in cui la festa fu sospesa furono legate ai tragici eventi della seconda guerra mondiale, poi la processione si è sempre svolta e continua a svolgersi da più di 500 anni. Negli ultimi anni oltre la processione, grazie all'impegno del comitato preposto e dell'amministrazione comunale, si sta cercando di dare maggiore spessore alle manifestazioni collaterali legate al tiro della Vara. Principalmente ai fuochi artificiali che da circa 15-16 anni sono divenuti di nuovo una manifestazione di grande interesse pubblico, infatti ad assistere ci sono centinaia di migliaia di persone, in questi anni si sono susseguiti alcuni dei più grandi maestri della pirotecnia siciliana: Vaccalluzzo, La Rosa, Costa, D'Amplo,  Arigò, Spina e Ferlazzo. Il programma pirotecnico dell'edizione 2011 della Vara dell'Assunta prevede tre spettacoli pirotecnici aerei uno diurno e due notturni, uno spettacolo pirotecnico in piazza che sancisce la partenza della Vara e un passaggio di fuochi pirotecnici dalla piazza del Municipio di Messina. Gli spettacoli pirotecnici più importanti sono quelli della notte del 15 Agosto che dalle 23 e per tre quarti d'ora illuminano a giorno la città dello Stretto. In questi ultimi anni si sta puntando nello sfruttare le risorse che la città offre, infatti i fuochisti sono messinesi, che sono stati invitati in diverse manifestazioni pirotecniche e vantano un ottimo curriculum. Anche le luminarie sono importanti, infatti nelle maggiori piazze cittadine lungo il percorso della processione vengono allestite delle spalliere che creano una bellissima atmosfera di festa nei giorni antecedenti la processione. Oltre la Vara il ferragosto messinese si contraddistingue per la presenza di due statue di cartapesta alte circa 10 metri, dei mitici fondatori della città di Messina Mata e Grifone, che vengono portati in giro il 10, il 13 e il 14 Agosto di ogni anno, con la presenza di gruppi folcloristici. Le celebrazioni ferragostane si concludono il 16 Agosto in piazza Duomo alle 21:00 con un concerto bandistico sinfonico della Banda della Brigata Aosta. Dopo qualche giorno di permanenza in piazza Duomo la Vara viene smontata e riportata nel suo deposito invernale.

Manlio

 

vista frontale della Vara

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