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Premessa

Il mese di settembre volge ormai al termine sicuro di aver regalato, ai tanti appassionati di feste patronali, grandiosi eventi ricchi di fede e pietà popolare, come quello appena conclusosi nella Città di Modugno, alle porte di Bari, ove dal giorno 21 al giorno 25 settembre, si sono svolti i Solenni Festeggiamenti in onore del Santo Patrono Nicola da Tolentino e del " Patrono minore " Rocco da Montpellier, sontuose manifestazioni civili e religiose capaci di attirare nella ridente cittadina una miriade di fedeli ed appassionati delle grandi Feste Patronali della nostra bella ed amata Puglia.


( I santi Nicola da Tolentino e San Rocco intronizzati nella Chiesa Matrice )

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Premessa

A meno di un mese di distanza dai festeggiamenti in onore di San Rocco e dei SS. Medici Cosma e Damiano, la città di Palo del Colle, alle porte del capoluogo pugliese Bari, torna a vestirsi a festa in occasione di quella che viene comunemente chiamata " La Festa Grann ", (trad. la festa grande)  in onore del SS. Crocifisso di Auricarro, Patrono della cittadina.

Antichissima è la devozione dei palesi al SS. Crocifisso, così come antica ed imprecisata è la leggenda relativa al ritrovamento della statua lignea portata in processione, icona nascosta dalla pietà dei fedeli nel periodo che intercorre tra gli anni 726 e 843 d. C. allorchè vi fu la distruzione di tutte le immagini religiose per opera del movimento politico - religioso sviluppatosi nell'Impero Bizantino intorno alla prima metà del 700 dopo Cristo.

Il ritrovamento del Santissimo Crocifisso invece si fa risalire intorno all'anno 1349 , subito dopo la distruzione del casale di Auricarro da parte dell'esercito ungherese, sostenuto da numerosi bitontini,  distruzione che lasciò indenne la Chiesa di S.Maria della Croce ove si ipotizza fosse custodita l'antica croce.

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Finalmente un testo che da lustro ad un evento unico nel suo Genere, si tratta del volume "Villafranca Sicula La Madonna del Mirto e le Rigattiate- Un culto secolare fra tradizione e innovazione".Il 2 agosto scorso nella sala dell'oratorio è avvenuta la presentazione del volume, testo inserito nella "Collana di studi Demo-Etno-Andropologi dell'Universita di Palermo" diretto dalla Dr.ssa Loredana Bellantonio che è stata presente all'evento!...
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Prefazione 

Varie sono le forme di manifestazione della pietà popolare, intesa come espressione della fede e messa in atto da chi cerca un contatto con i Santi Protettori, magari facendo un pellegrinaggio recandosi ad un Santuario o fare suffragi per i defunti. 

Ma tra le manifestazioni di pietà popolare rientra senza ombra di dubbio anche partecipare od organizzare Feste Patronali, una tradizione davvero antichissima ancora presente in tantissime località del nostro Sud Italia, una tradizione che, nonostante i tanti e gravi momenti di crisi che attanagliano il nostro bel paese, viene portata avanti dai componenti dei comitati feste seppur con notevoli difficoltà e tutto per onorare degnamente, con fuochi pirotecnici , concerti bandistici e sfarzose luminarie i Santi Protettori.

Culto e storia di San Rocco a Palo del Colle ( notizie tratte dal libro " La Chiesa di San Rocco in Palo del Colle - Culto e Storia " di Domenico Vessia )

Pur non essendo festa patronale anche Palo del Colle, località a breve distanza dal capoluogo pugliese, nei giorni 16 e 17 agosto tributa solenni festeggiamenti in onore del Santo Protettore Rocco e dei SS. Medici Cosma e Damiano. 

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Nonostante la crisi che come un macigno pesa sulle nostre spalle, ci sono dei momenti irrinunciabili durante i quali come per magia i problemi passano in secondo piano. 

La Vara di anche quest'anno, come avviene oramai da mezzo millennio, il 15 agosto sarà in mezzo le strade di Messina, trainata da oltre 1500 persone che vestite di bianco e a piedi scalzi tirano le lunghe gomene (corde marinare) al grido di W Maria W A Matri Assunta, per portare la Vara da piazza Castronovo fino a piazza Duomo. Tante, tantissime sono le persone provenienti da ogni parte del nostro tanto amato quanto bistrattato globo che gioiscono, piangono, pregrano, corrono dietro l'imponente carro votivo e osannano la Mamma Celeste che da Lassù ci sorride e ci protegge. La Vara è un mix inimmaginabile di emozioni, sensazioni e riti che difficilmente possono essere capiti se non vissuti di presenza. 

L'aspetto pirotecnico non è affatto secondario nella manifestazione, anzi la città di Messina può vantare un primato che non tutti conoscono, infatti i primi apparati festivi e le prime macchine pirotecniche furono progettate proprio per le feste del cerimoniale agostano già a partire da fine Rinascimento. I fuochisti venivano chiamati in dialetto "castiddari", cioè coloro che costruivano castelli o strutture pirotecniche per i vari eventi religiosi della città. Da sempre i fuochi pirotecnici caratterizzano questa meravigliosa e quantomai unica festa. Agli inizi del '900 si annovera nel programma pirotecnico la  presenza di grandissimi fuochisti provenienti da tutta Italia come i maestri abruzzesi Boiocchi, il che era ulteriore motivo di vanto e grande interesse verso quest'evento.

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