La Tirrena Fireworks dei F.lli Nicola e Vittorio Ferraro da Mondragone (Ce), rappresenta una delle più belle realtà della pirotecnica italiana e Pirovagando.it ha il piacere e l’onore di poter far conoscere meglio i grandi maestri fuochisti di questa antica famiglia.
E’ sicuramente una delle aziende italiane, che nel settore della pirotecnica si è sempre distinta per la qualità cromatica dei propri artifici sia sferici che cilindrici, per la precisione e la pulizia degli effetti.
Tra le pirotecniche della scuola napoletana, La Tirrena Fireworks, è stata tra le prime a varcare i confini regionali e a partecipare ad importanti manifestazioni pirotecniche in Italia e all’estero, va ricordata infatti la storica vittoria del famoso Festival Nazionale Fiori di Fuoco di Saremo del 2002 e la partecipazione i due anni successivi. Inoltre negli ultimi anni i fuochi di questa straordinaria ditta sono stati ammirati anche in Spagna per diversi festival e competizioni vedendola anche la trionfare. Attualmente la Tirrena Fireworks cura tra l'altro gli spettacoli pirotecnici della squadra Napoli Calcio allo stadio San Paolo di Napoli.
Ringrazio a nome di tutto il sito Giuseppe Ferraro, figlio di Vittorio e nipote del compianto Giuseppe da poco scomparso che prima di rispondere alle nostre domande ha deciso di lasciare un pensiero per il nonno.
“Nonno tutta la famiglia è enormemente addolorata per questa grande perdita che ci ha colpito, lasciando in noi un vuoto incolmabile.
Con la tua scomparsa se n’è andato un grande uomo, sei stato grande in tutto ciò che hai fatto, sei stato un grande marito, un grande padre, un grande nonno, ma soprattutto sei stato un grande artista, un poeta (hai scritto 5 libri conquistando tanti premi), un pittore (hai fatto tanti quadri messi in numerose mostre), ma innanzi tutto sei stato il fondatore del nostro successo con la tua pregevole maestria nel fare i fuochi d'artificio, portando la nostra azienda ad alto livello.
Sei stato un uomo umile, di grande bontà verso tutti, ci hai insegnato ad essere sempre rispettosi verso gli altri.
Ma niente di tutto questo potrà colmare il nostro dolore, solo la nostra fede Cristiana e l'amore che proviamo verso Dio, ci fa pensare che non sei morto ma sei solo passato ad una vita migliore, e conoscendo che persona sei, ci fa credere che anche nell'altro mondo dove vivi adesso ci farai trovare qualcosa di speciale, perché tu eri, sei, una persona speciale, il ricordo e l'amore che proviamo per te vivrà per sempre nei nostri cuori, dicendoti che non ti dimenticheremo mai, GRAZIE di tutte le cose belle che ci hai regalato sei stato il nostro grande artista.
Ciao NONNO…
Tuo Nipote
GIUSEPPE FERRARO”
1) Quando nasce l’azienda dei f.lli Ferraro e da chi è stata fondata?
La Tirrena Fireworks è stata fondata nel 1898
da Ferraro Antonio
da Ferraro Antonio
2) Da chi è composto attualmente lo staff aziendale?
Lo staff aziendale della Tirrena Fireworks è composto dai due Fratelli Ferraro Vittorio, Ferraro Nicola e Ferraro Giuseppe (figlio di Vittorio) ogni uno di noi ha il proprio compito che si suddivide tra la fabbricazione dei fuochi il quale e un compito che spetta a tutti, poi c’è il lavoro burocratico, c’è chi gestisce l’immagine dell’azienda, e c’è la gestione amministrativa ed economica dell’azienda.
3) Il nome la Tirrena da chi è stato deciso?
Il nome La Tirrena è stato scelto dal maestro dei fuochi Ferraro Giuseppe padre di Vittorio e Nicola tanto tempo fa, il motivo sinceramente non lo so, purtroppo non posso chiederglielo, perché non c’è più, ma so solo che rimarrà per sempre nei nostri cuori.
4) Cosa rappresenta per voi lavorare con i fuochi pirotecnici?
Per noi lavorare con i fuochi d’artificio rappresenta tutto, i fuochi d’artificio fanno parte della nostra vita è un qualcosa che fa parte di noi stessi, per noi è difficile pensare ad altro, io credo che ci si nasce perché la pirotecnica la devi avere nel sangue.
5) Il mestiere di fuochista lo considerate più un lavoro o un’arte?
Io penso che il 30% è un mestiere solo perché comunque lo fai anche per vivere, ma il 70% è arte pura perché comunque non è un mestiere come gli altri, questo è un mestiere nel quale non fai altro che pensare a come migliorare i tuoi prodotti, ci metti la massima cura ed attenzione nel fabbricare ogni singolo artificio lo curi nei minimi particolari è poi quando è pronta per partire è si trova al suo posto (nel mortaio) tu gli parli è gli dici di comportarsi bene è te ne vai col cuore a mille
per me questo è lo spirito ed il lavoro di un’artista e poi siamo sinceri per colorare il cielo e per trasportare al pubblico brividi ed emozioni devi assolutamente essere un artista.
6) Ho avuto modo di ammirare un vostro spettacolo pirotecnico, anzi due, lo scorso anno ad Adelfia, mi ha colpito molto la precisione dei vostri prodotti. Quali sono le vostre peculiarità, i vostri punti di forza che vi distinguono dagli altri fuochisti?
Io ho molto rispetto per tutti i colleghi che lavorano nella pirotecnica perché so cosa significa lavorare nella pirotecnica ed i sacrifici che ci vogliono, io credo che ognuno di noi lavora in un certo modo, credo che la cosa migliore di questo mestiere è la cura che ci metti per ogni elemento che ti serve per comporre un artificio, tutti i suoi componenti devono essere curati al massimo e di sicuro quando assembli tutto non ti deluderà.
7) La crisi economica, oramai ossessiva, ha fatto sollevare polemiche sulla presenza dei fuochi pirotecnici in eventi religiosi, etichettandoli come “sprechi”. Come rispondete a tutti coloro che ritengono i fuochi d’artificio sprechi inutili?
Io credo che i fuochi non sono uno spreco di denaro perché è una cosa che piace alla gente e soprattutto che decide la gente, se si parla di spreco tutto è uno spreco come le luci, il cantante, i fiori, le caramelle, i giocattoli ecc.. ma la gente lavora sodo per organizzare una festa di paese e lo fa con i propri soldi, loro decidono quello che si deve fare, quello che non si deve fare, quindi sono liberi di decidere che la loro festa deve terminare con i fuochi pagati con i propri soldi non devono essere giudicati da chi dice che è uno spreco e vuole utilizzare i soldi degli altri, non suoi a proprio piacimento, chi pensa che i soldi devono essere utilizzati per altri motivi lo faccia con i propri soldi oppure va in cerca di soldi e spiega alla gente per cosa vuole utilizzarli ma non si può permettere di dare giudizio su soldi che sono stati fatti appositamente per la realizzazione di una festa che chiaramente comprende tutto (luci, cantante, bancarelle ecc...).
8) Il mondo pirotecnico è pieno di invidie e c’è tanta rivalità, come qualsiasi altro ambito lavorativo, questa potrebbe essere la causa della mancanza di un sindacato che tutela i vostri diritti?
No il motivo per cui non abbiamo un sindacato non è l’invidia tra noi, secondo me noi fabbricanti siamo deboli non abbiamo abbastanza voce in capitolo e non riusciamo ad ottenere qualche legge a nostro vantaggio, perché c’è chi è più forte di noi e riesce benissimo ad ottenere quello che vuole, purtroppo questo va a svantaggio dei fabbricanti, purtroppo noi fabbricanti non siamo abbastanza politicanti, questo è il nostro punto debole.
9) La Tirrena è forse una delle aziende pirotecniche italiane che ha girato molto negli ultimi anni, quando è avvenuto il salto di qualità che vi ha fatto conoscere fuori i confini locali e regionali?
Non si parla di un salto di qualità legato a qualcosa o qualche avvenimento, ma negli anni della nostra carriera abbiamo sempre lavorato con cura e passione cercando di migliorare sempre le nostre prestazioni, senza mai trascurare alcun spettacolo sia grande che piccolo, questo io credo che significa seminare bene, tutti quelli che seminano bene quasi per certo devono raccogliere bene. Lavorando con amore e cura i fuochi artificiali abbiamo ottenuto i nostri risultati, facendo grandi prestazioni anche a livello internazionale, portando quasi sempre il nostro nome sul podio per tutto il mondo.
10) Nel 2002 avete vinto l’allora prestigiosissimo festival Fiori di Fuoco a Sanremo, qual è stata l’emozione di quella vittoria?
L’emozione che abbiamo provato nel 2002 a San Remo è stata immensa, solo che penso a quel momento mi vengono i brividi. E’ stata una bella esperienza, poi vincerla è stato bellissimo, pensare che si è felici anche quando si vince una partita di calcetto con i tuoi amici, poi non è da poco, soprattutto non è una cosa di tutti i giorni avere il titolo di Campione del Mondo.
11) Quanto è importante la presenza dell’elettronica nei vostri spettacoli pirotecnici?
Ormai la presenza dell’elettronica nella pirotecnica è diventata importantissima, più gli spettacoli sono prestigiosi, più l’utilizzo dell’elettronica diventa fondamentale. Purtroppo ci sono coreografie e pezzi nello spettacolo che senza l’elettronica sarebbe impossibile da realizzare. Ma ormai è importante anche utilizzarla come accensioni singole, quando hai un certo tipo di spettacolo impostato a più postazioni, senza l’accensione elettronica non si potrebbe assolutamente eseguire.
12) Siete stati tra i primi fuochisti campani ad utilizzare accensioni elettroniche, questo ha creato pregiudizi su di voi da parte dei più tradizionalisti tra i comitati e colleghi?
No assolutamente l’utilizzo delle centraline non ha fatto altro che migliorare le prestazioni di uno spettacolo perché avrebbe dovuto creare pregiudizi da parte dei comitati, ma neanche da parte dei colleghi che hanno riconosciuto l’utilità e l’importanza delle centraline.
13) Avete eseguito spettacoli pirotecnici anche all’estero, cosa possono invidiarci i pirotecnici esteri?
I pirotecnici di tutto il mondo hanno tanto da invidiare a noi Italiani che ha mio parere siamo i migliori nella vera arte dei fuochi d’artificio fatto in modo artigianale, loro non riusciranno mai a creare i nostri prodotti come le nostre famose cilindriche multi aperture, questa è una cosa che ci fa invidiare da tutto il mondo.
14) Cosa possiamo invidiare a loro?
Io credo che anche noi abbiamo da invidiare ai pirotecnici esteri, a me colpisce molto che tutti si fanno valere i propri diritti, hanno fabbriche bellissime, tutte le comodità che gli occorrono, lavorano come dottori ed hanno un organizzazione stupenda sono dotati di tutte le attrezzature possibili, sono in grado di fare scenografie pazzesche anche coprendo un grattacielo. Diciamo che sono molto più industrializzati di noi e comunque riescono a fare cose pazzesche.
15) C’è tra i tanti spettacoli pirotecnici uno che vi è rimasto più impresso, per bellezza ed emozione?
A me piacciono e mi emozionano tanto gli spettacoli che facciamo a Recco (GE) non so perché ma quel posto mi trasmette un’emozione diversa dalle altre piazze. L’emozione più grande è stata nello spettacolo che abbiamo fatto nel 2012 non riesco a spiegare il motivo, quella sparata di Recco (GE) 2012 non la dimenticherò più per l’emozione grandissima che ho provato prima durante e soprattutto dopo lo spettacolo.
16) Quali sono le emozioni che un fuochista prova prima di ogni spettacolo pirotecnico?
Le emozioni che si provano prima di fare uno spettacolo non si potrebbero spiegare neanche scientificamente, un pirotecnico prima dello spettacolo si stacca completamente dal mondo quasi come se fosse in trans, non si pensa più a niente il cuore smette di battere ed il sangue di circolare, si mischia tutto tra ansia e paura, non si capisce se non vedi l’ora di iniziare a sparare o no, ma non è tutto. E' un’emozione troppo forte ed inspiegabile, ma appena sale l’ultimo colpo, giunta la fine della spettacolo si torna di nuovo sulla terra, in se stessi, inizia un altro tipo di emozione, soddisfazione ed orgoglio.
17) Quali sono le soddisfazioni più belle che ricevete?
Le soddisfazioni più belle che riceviamo sono quando lavoriamo sodo e portiamo il nome del nostro paese nel mondo e la gente, i politici, i giornali c’è ne sono riconoscenti, ma nel nostro mestiere le soddisfazioni sono tante, ad ogni singolo spettacolo che facciamo, appena finito la gente viene a farci i complimenti anche quelle sono le soddisfazioni che amiamo, far rimare soddisfatti la gente del nostro lavoro.
18) Qual è il complimento più bello che avete ricevuto?
Il complimento più bello è quello che ci facciamo noi stessi. Sapere che davvero meriti i complimenti della gente quella è la miglior soddisfazione, essere fiero e sapere che quel momento di gloria ti spetta veramente, sarebbe inutile ricevere complimenti e sapere in te stesso che tutto quello non lo meriti davvero.
19) C’è un posto dove vi piacerebbe sparare?
No non c’è un posto dove mi piacerebbe sparare, ma c’è un motivo per cui mi piacerebbe sparare, cioè sparerei per qualcuno che soffre che dire sparerei per un bambino malato che avrebbe il desiderio di vedere il più bel spettacolo pirotecnico fatto solo per lui è sapere che nonostante tutte le cose brutte che la vita gli ha riservato questo lo renderebbe davvero felice.
20) I vostri prossimi impegni quali saranno?
Abbiamo avuto un’estate intensa e piena di impegni, adesso si sono calmate le acque ma abbiamo molti piccoli lavori ancora da fare, e poi come dimenticare che abbiamo l’impegno di colorare il cielo del San Paolo per il nostro mitico Napoli in tutte le partite serali, che dire Forza Napoli..
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