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home_salerno_1.jpgSecondo un'antichissima tradizione, durante un'invasione da parte dei saraceni alla republica marinara di Salerno, nell''imminenza dell'attacco, un forte vento capovolse tutte le navi dell'esercito nemico e dal cielo si undì una voce forte come il tuono che esclamò: Salerno è mia, io la difendo... Era la voce del Santo Apostolo ed Evangelista Matteo, patrono della città e della diocesi da tempo immemorabile, le cui sacre spoglie sono conservate nella stupenda cripta barocca, sotto un altare sovrastato dalla statua bifronte in bronzo del Santo,nella cattedrale a lui dedicata. Nella città di Salerno e nelle frazioni e contrade limitrofe e non solo, la devozione verso il Patrono è molto viva e radicata e ogni anno, il 21 settembre giorno in cui la chiesa ricorda il martirio del Santo, la città organizza solenni manifestazioni religiose e civili che richiamano tantissimo pubblico. Attesissima è la solenne processione di San Matteo, non c'è salernitano che non vi partecipi con fede e gioia. Il Patrono viene accompagnato in corteo dagli altri 5 Santi compatroni: Apre il corteo la statua di San Gaio, seguita da San Fortunato e Sant'Ante, Santi che vennero martirizzati nella stessa Salerno e che, essendo effigiati con tratti del viso molto dolci e con chiome lunghe, vengono simpaticamente chiamati "E sore e San Matteo (le sorelle di San Matteo). Il corteo continua con la statua di San Gregorio VIII Papa e Martire, anch'esso sepolto nella cattedrale e titolare della stessa assieme all'apostolo. Segue la paranza di San Giuseppe, l'unica statua, risalente al 600,  realizzata in massiccio legno di noce essendo le altre tutte in argento, e del peso di oltre 300 kili. Chiude la teoria dei Santi, e quindi al posto d'onore, San Matteo. Tutti i simulacri sfilano per le principali vie della città su ricchi troni infiorati, portati a spalla dai devoti con divise diverse per ogni corporazione. Il momento più atteso, è il rientro della processione in duomo, una ad una le statue giungono sul sagrato e si fermano d'avanti alla scalinata di accesso tra gli applausi della folla, inizia il rullo dei tamburi ed esse, con l'ultimo sforzo dei portatori al limite delle loro forze, compiono la tradizionale corsa sui gradini che conducono alla porta del tempio, giunti in cima vengono alzati sulle braccia dei portatori e fatte roteare al suono del tamburo scandito dal battito delle mani delle migliaia di persone presenti. L'unica a non partecipare alla corsa è la paranza di San Giuseppe, essendo la più numerosa e avendo il compito di sostenere la statua più pesante che però viene cmq alzata al cielo tra gli applaudi di incoraggiamento del popolo prima di rientrare in chiesa. Dopo che tutti hanno reso omaggio al Santo Patrono e compagni, la cittadinanza si appresta a raggiungere il lungomare cittadino per assistere ai FUOCHI PIROTECNICI che chiudono le celebrazioni. PIROVAGANDO partecipa alla festa di San Matteo edizione 2008 e propone il servizio video della manifestazione: Si inizia con l'immancabile video della tradizionale processione, dove purtroppo per motivi di traffico siamo arrivati in ritardo, e che quindi inizia con le immagini del corteo gia avviato (video a libero donwload). Per quanto riguarda i FUOCHI ci è sembrato doveroso pubblicare anche un filmato di qualche anno fa, precisamente dell'anno 2003, dove sulla banchina del porto si esibì con un avvincente FUOCO PIROTECNICO, il compianto CRISTOFORO LIETO da Visciano (Na), prematuramente scomparso, segue il video dello SPETTACOLO PIROTECNICO eseguito su zattera e allestito dalla ditta F.lli LICCARDO da Mugnano (Na) (video sottoposti a credits). In download cliccate su Salerno 2008. Ricordiamo che l'accesso all'area download è consentito ai soli utenti registrati ed in possesso dei necessari credits

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