Nel giugno 1837 un'epidemia di colera si abbattè su Castelforte. Il morbo era presente nel regno di Napoli, di cui faceva parte il paese, in modo preoccupante già dal 1836. L'epidemia di giorno in giorno si presentava con maggiore recrudescenza. Le vittime del colera non venivano seppellite negli ipogei delle Chiese e delle Confraternite, come si usava, ma in spazi adiacenti allo stesso lazzaretto. A Castelforte, come risulta dai registri parrocchiali del 1837,i morti erano seppelliti nella zona adiacente alla Chiesa di S. Rocco. In un simile frangente la gente sconvolta ed angosciata, non vedendo nessun rimedio, ancora una volta si rivolse alla Madonna Madre di Misericordia e fonte di speranza e fra tanto dolore fa voto di erigere una statua alla SS. Addolorata. La popolazione in tutta fretta fece una colletta con l'apporto sostanzioso di Raimondo Mattei, allora capo delle guardie, che ordinò a Napoli una statua della Madonna Addolorata. Giunta via mare e risalito il Garigliano con un natante fu scaricata al traghetto della Scafa Mattei, poi detta anche Scafa di Maiano, posto allo sbocco del Rio Grande nel fiume. Dalla proprietà Forte ancora imballata fu trasportata a spalla fino alla Capanna che era una piccola costruzione posta all'inizio della strada per Castelforte che allora costituiva l'unica via di accesso al Paese. L'imballaggio era formato da tre casse e nella più interna tra i trucioli e cartone era contenuta la statua. La statua della Madonna la sera fu portata in processione per le vie del paese e quindi deposta nella Chiesa di S. Cristoforo di antico patronato dei Di Leo e che in quell'epoca apparteneva alla famiglia Mattei in seguito al matrimonio di D. Andrea Mattei con D. Caterina di Leo. L'indomani però per ragioni igieniche, onde evitare il contagio possibile per l'ammassamento nella minuscola chiesetta, la statua fu portata fino alla Casa Mattei, posta in Via Porta Santa, e sistemata in un locale che ancora oggi si chiama "la stanza della Madonna". Il fabbricato Mattei è l'attuale Casa della Gioventù o Casa della Madonna, donata dai discendenti di D. Raimondo Mattei alla Parrocchia di S. Giovanni Battista. Solo dopo cessata l'epidemia la statua fu portata nella Chiesa di S. Giovanni Battista ed alla Madonna fu successivamente dedicato un altare. La tradizione vuole che non appena la statua della Madonna entrò in paese, l'epidemia cominciò a regredire fino a scomparire del tutto nel volgere di un mese, tanto che si gridò al miracolo. (Fonte: http://www.telefree.it)
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L'ARTIFICIOSA dei F.lli Di Candia da Sassano (Sa)
Cogliamo l'occasione per dare il benvenuto nello staff di Pirovagando al nostro amico Luca Bastianelli che debutta come videopetatore ed editor proprio in questa occasione e gli auguriamo un buon lavoro nella nostra grande community. L'immagine rappresentativa in home page è stata realizzata dalla Pirovagando Graphic Design. Per poter visionare in streaming il filmato, cliccare sul link sottostante. Buona visione con Pirovagando.it
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