L’origine del culto di Sant’Elia a Peschici si fa risalire al 970 d.C., quando una colonia slava di Schiavoni si insediò sul territorio dopo che il duce Sueripolo, per ordine dell’imperatore Ottone I, riuscì a scacciare i Saraceni dal Gargano. Pare che insieme agli slavi, i cittadini superstiti di Pesclizia (Peschici) si stabilissero in un casale nella zona cosiddetta “Canalicchio”, sotto la Rupe di Peschici. In un opuscolo, curato nel 1915, si accenna ad una suggestiva leggenda: Un nugolo immenso di cavallette oscurò ad un tratto il sole, distruggendo orti, uliveti, vigneti, campi; persino gli stessi cittadini non potevano uscire fuori di casa. Il clero ed i peschiciani, riunitisi in chiesa perché presi dallo spavento per il minaccioso avvenimento, decisero di indire una processione per implorare la protezione di Sant’Elia, per liberare il paese da questa calamità. Si rispolverò l’antica statua lignea del Santo, abbandonata nella cappella della Madonna delle Grazie, e tutti insieme si avviarono in processione verso il Castello, pregando e piangendo. Era il mese di luglio e il caldo infuocato del libeccio bruciava il viso e non consentiva l’inoltrarsi della processione; i partecipanti decisero di ritirarsi a pregare in chiesa. Al mattino, sulla spiaggia giaceva «uno strato nero alto circa due palmi di cavallette e i dotti del paese, nel controllarle, scoprirono che, sulle ali erano incise le iniziali ‹I.D.› che interpretarono come ‹IRA DEI› (castigo di Dio). Il Signore aveva voluto punire un popolo avverso alla Chiesa e pertanto, da quel momento – si legge nell’opuscolo – alla fede si aggiunse una venerazione profonda per Sant’Elia: divenne unanime il desiderio che il Profeta diventasse patrono e protettore dl Peschici. Ancora oggi è consuetudine, la mattina dell’11 luglio, data di inizio della novena che termina il 19 a cui segue il 20 la solenne processione, porre la statua di Sant’Elia su un trono riccamente addobbato. Tutti i peschiciani si avvicendano ad onorare il santo e, come una volta, strofinano un fazzoletto che serve a tergere la fronte, il viso e il collo al parenti malati (ma anche ai sani) per auspicarne la guarigione o la preservazione dai mali grazie all’intercessione di Sant’Elia. Durante la processione, si soleva sistemare i malati davanti alla porta di casa per ricevere la benedizione del santo e sperare nella grazia (Fonte: www.Peschici.com)
Per la prima volta, approda sulle pagine di Pirovagando.it la festività patronale di Peschici (Fg) in onore di Sant' Elia Profeta. Attraverso le immagini che ci sono giunte, abbiamo potuto vivere alcuni dei momenti più significativi di questa bella festa che sicuramente non mancheremo di vivere personalmente. Grazie al gentilissimo contributo del Sig. Luciano Biscotti, che ringraziamo di cuore a nome di tutta la community, proponiamo all'attenzione dei nostri affezionati utenti e visitatori, i video degli spettacolari fuochi pirotecnici realizzati nei giorni 20 e 21 Luglio, con suggestive coreografie realizzate sullo specchio di mare prospicente la città. I due video che presentiamo, mostrano le immagini degli spettacoli pirotecnici che sono stati realizzati da:
20 Luglio - CHIARAPPA FIREWORKS TEAM ITALY da San Severo (Fg)
21 Luglio - NUOVA PIRO DAUNIA S.r.l. da San Severo (Fg)
LL'immagine rappresentativa in home page è stata realizzata dalla Pirovagando Graphic Design. Di seguito il link per l'accesso allo streaming. Buona visione con Pirovagando.it
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