Il culto di Sant’Antonio a Solofra da racconti storici: Dai Balsami giunge la profonda devozione al Taumaturgo di Padova, intorno alla cui chiesa, ai piedi della Scorza, si stringeva anticamente il rione. La cura del santo e del suo tempio era affidato alle famiglie della zona che, a turno, offrivano l'olio per la lampada che perennemente ardeva nel sacro tempio. La sua festa era preparata con una cura minuziosa, ostinata, piena di orgoglio per il nome del rione, cui la riuscita della sagra portava onore. Anche qui c'era "'o mast'e festa" che si preoccupava delle luminarie, del programma, ma soprattutto del predicatore che doveva essere sempre di chiara fama, poiché era lui che conduceva la novena o il triduo che precedeva la festa. La novena di S. Antonio era un elemento importante della tradizione antoniana molto rispettata e curata di cui andavano orgogliosi tutti e che richiamava gente dagli altri rioni. La processione si distingueva per la partecipazione dei fedeli numerosi e devoti che accompagnavano il santo fin giù alla Collegiata, in un doveroso ossequio alla Chiesa madre. Strabiliava il numero sempre altissimo di fedeli scalzi che chiedevano o ringraziavano, segno delle taumaturgiche virtù del "santo dei miracoli". Tutti recavano in mano un cero: mille lumi tremolanti nella notte, mentre il sacro corteo si snodava per le stradine strette: via Balsami, via Luigi Landolfi, via Forna, via Garzilli fino alla piazza, poi il fiume si allargava lungo le più ampie via Roma e via Gregorio Ronca. Si mormorava qui che tanti di quei ceri erano la richiesta delle giovani zite per un marito da trovare presto o, per le maritate, il ringraziamento per averlo trovato (1960).E quando, poi, si era riaccompagnato il santo nel suo tempio, la folla sciamava nel rione illuminato a giorno tra bancarelle di nocelle e carrettini di gelati, arrancava lungo la rapida salita fin sulla piazzetta ove era istallato il palco della banda o si spandeva sulla vicina "scorza", sollazzandosi in ben fornite cene all'aperto, essendo la bella stagione favorevole alla cosa.
Tra gli appuntamenti annuali ai quali cerchiamo di non mancare, spiccano quelli che nel mese di Giugno si svolgono nella città di Solofra (Av): Sant’Antonio di Padova, che fino a circa due anni fa si svolgeva la seconda Domenica di Luglio e poi per disposizioni vescovili portata al 13 Giugno giorno proprio del Santo, e il Patrono San Michele Arcangelo la Domenica successiva al Corpus Domini. In tempo di Covid abbiamo lavorato video di anni passati dei tradizionali fuochi d’artificio organizzati per le suddette occasioni, molti inediti. Iniziamo quindi questo viaggio con la prima parte di filmati riguardanti la festività in onore di Sant’Antonio di Padova, festeggiato nel “Rione Balsami” e che mostrano i seguenti spettacoli pirotecnici:
17 Luglio 2007
LA ROSA FIREWORKS da Bagheria (Pa)
F.lli VACCALLUZZO da Belpasso (Ct)
15 Luglio 2008
LA ROSA FIREWORKS da Bagheria (Pa)
Pirotecnia ZAMORANO CABALLER da Alzira – Valencia (Spagna)
PARENTE FIREWORKS da Melara (Ro)
12 Luglio 2011
LA ROSA FIREWORKS da Bagheria (Pa)
16 Luglio 2012
LA ROSA FIREWORKS da Bagheria (Pa)
Immagine rappresentativa in home page realizzata dalla Pirovagando Graphic Design. Per poter visionare i filmati sul nostro canale video, cliccare sul link sottostante. Buona visione con Pirovagando.it
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