Cenni Storici su San Brizio
Nativo della Turenna, Brizio fu affidato a san Martino che lo portò con sé nel monastero di Marmoutier dove, completata l'educazione, emise i voti religiosi. Il suo carattere ribelle lo portò ad avversare il suo stesso maestro. Tuttavia nel 397 si trovò a succedergli sulla cattedra di Tours. Dopo trentatré anni di episcopato, uno scandalo ravvivò antichi malumori nei suoi confronti. Destituito, partì per Roma, lasciando il posto a Giustiniano e poi ad Armenzio, con la speranza di essere riabilitato dal papa. Rimase a Roma per sette anni e, riconosciuto finalmente innocente, tornò a Tours dove guidò la comunità locale ancora per sette anni. Edificò una modesta chiesa in onore di san Martino, nella quale depose il suo corpo, e cinque parrocchie nei villaggi di Clion, Brèches, Ruan, Rédoré, Chinon. Morì nel 444. San Brizio è patrono di Calimera, in provincia di Lecce. Qui la festività in onore del santo del 13 novembre è anche detta San Brizio de li turdi perché coincide con l'arrivo dei tordi (uccelli migratori), prelibatamente cucinati per l'occasione. La festa principale, però, ricorre il 29 luglio, giorno in cui, negli anni cinquanta, fu traslata la reliquia, ancora oggi custodita gelosamente nella chiesa parrocchiale. San Brizio è, inoltre, patrono di Saone, frazione del comune di Tione, in provincia di Trento. Il culto sembra risalire al tempo in cui le armate di Carlo Magno (forse al seguito dello stesso imperatore) tranistarono zona; a supporto di questa tesi, molte chiese dei dintorni sono dedicate al predecessore di Brizio, San Martino (come nel caso della vicina Zuclo). Il giorno di San Brizio ricade nel periodo della raccolta delle verze, pietanza tipica della festività (da cui il detto San Brizio delle verze).E' anche patrono di Olginasio di Besozzo (Va). A San Brizio è dedicata una cappella all'interno del Duomo di Orvieto[2], ritenuta un caposaldo della pittura rinascimentale italiana: la decorazione pittorica, avviata nel 1447 dal Beato Angelico insieme a Benozzo Gozzoli, fu conclusa tra il 1499 e il 1502 circa, da Luca Signorelli con grandiose scene apocalittiche, pervase da un senso di soverchiante terrore di matrice savonaroliana.
(Fonte: Santi e Beati / Wikipedia)
Come ogni anno PIROVAGANDO partecipa ai solenni festeggiamenti in onore del Patrono di Calimera (Le), San BRIZIO Vescovo di Tours, ancora una volta come sito ufficiale della manifestazione. I solenni festeggiamenti si sono svolti gli scorsi 27,28 e 29 Luglio 2011 con grande concorso di popolo e di appassionati della pirotecnica. Come da tradizione, la serata del 28 Luglio ha visto l'esecuzione della kermesse pirotecnica notturna che quest'anno ha visto l'esibizione delle seguenti ditte:
- F.lli PANNELLA da Ponte (Bn)
- F.lli SCHIATTARELLA da Mugnano di Napoli (Na)
Proponiamo in download i video in formato HD. Cliccate QUI per raggiungere direttamente la sezione appropriata.
Porgiamo Sentiti ringraziamenti al Presidente ed a tutti i membri del Comitato Festeggiamenti per la fiducia rinnovataci nel riconfermarci ancora una volta Portale web ufficiale della manifestazione e ci complimentiamo per l'ottima riuscita della festa.
Al sig. Enzo M. di San Donato (Le) un particolare rigraziamento per la sua collaborazione con PIROVAGANDO.
Video riprese a cura dello scrivente, Video-editing e home page curati di Giosca.
Per il fotomontaggio sono state utilizzate le immagini presenti sul manifesto ufficiale.