anno 2011

MARTIGNANO (Lecce) - San PANTALEONE

Cenni Storici
Il 27 luglio di ogni anno la popolazione di Martignano onora il proprio santo patrono, con festeggiamenti solenni  segno esteriore di un'antica devozione straordinariamente sentita e profondamente radicata, non soltanto nei martignanesi ma anche in un gran numero di fedeli provenienti da tutta la provincia.

San Pantaleone fa parte di quella numerosa schiera di martiri cristiani vissuti all'epoca dell'imperatore romano Caio Valerio Massimiano, tristemente famoso per la ferocia con cui perseguitò i cristiani; teatro delle persecuzioni fu la provincia romana della Bitinia, con la sua capitale Nicomedia (l'attuale città turca di Izmit sul mar di Marmara), un popoloso centro nel quale fiorivano attività economiche ed amministrative ma anche attività culturali e scientifiche. Nei primi anni del IV secolo la persecuzione diventò particolarmente accanita: cristiani, semplici popolani ma anche ricchi, furono eliminati a migliaia. L'immenso bagno di sangue non risparmiò neanche Pantaleone, un giovane medico di Nicomedia, avviato al cristianesimo da un suo maestro di nome Ermolao: la sentenza fu eseguita il 27 luglio del 305, mediante decapitazione. A condannare Pantaleone sarebbero state anche le qualità taumaturgiche attribuite alla fermezza della sua fede cristiana, che accompagnavano l'esercizio della sua professione medica.

A San Pantaleone apparterrebbero i resti mortali conservati a Lucca nella chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, ad Amalfi nel duomo, a Napoli in S. Gregorio Armeno e a Venezia nelle chiese di S. Marco, di S. Simone, di S. Maria Maddalena e di S. Pantaleone. Sangue di S. Pantaleo si conserva nel duomo di Ravello e da dove proviene la reliquia del sangue che si conserva a Martignano all'interno di una fiala di vetro incastonata in un reliquiario in legno rivestito d'argento; vi fu portata nel 1763 con bolla rilasciata da mons. Biagio Chiarelli, vescovo di Ravello.

La protezione del santo valse la guarigione dalla malaria per gli abitanti di Nardò, da cui proviene il gruppo di pellegrini più folto. Nel 1718 il Santo salvò Martignano da un tremendo uragano e tale evento solennizzò la devozione dei martignanesi nella festa dell'uragano, il 16 novembre di ogni anno, che vede l'accensione di una "focara" (un grande falò), in memoria dello scampato pericolo.

(fonte: martignano.net)

Anche quest'anno Pirovagando presente a MARTIGNANO (Le) per partecipare alla festa ed ammirare le fastose luminarie che questo paese, a pochi km a sud del capoluogo salentino, offre. Due le kermesse pirotecniche hanno allietato i numerosi presenti ai solenni festeggiamenti in onore di San PANTALEONE. Una serale ed una diurna. I fuochi pirotecnici serali del 26 Luglio hanno visto la partecipazione di tre ditte pirotecniche, delle quali due locali. Ovvero, in ordine di tiro:
- PADOVANO Giovanni da Genzano di Lucania (Potenza);
- COSMA Dario da Monteroni (Lecce);
- MEGA Angelo da Scorrano (Lecce)

In download proponiamo i video della dei fuochi notturni, in formato HD. Video-riprese realizzate in FullHD da Salvatore. La home page ed il video-editing è curato da Giosca. Cliccare QUI per accedere alla visione in streaming.

Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti.

Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookie. Maggiori info: Per saperne di piu'

Approvo